martedì 1 giugno 2010

sabato 24 aprile 2010

LEGGETE ATTENTAMENTE E PREPARATE QUALCOSA

Interpretazioni in scatola
Nel foyer di ogni teatro sarà allestita una mostra di tutti i laboratori, composta da scatole trasparenti che ogni scuola sarà chiamata, nel giorno del suo spettacolo, a riempire con oggetti e/o materiali che rappresentino in modo simbolico il percorso di laboratorio o una sua fase (es: il momento più difficile, più divertente, più felice, ecc.).
Le scatole saranno già presenti in teatro. Le scuole sono invitate a portare soltanto il contenuto da inserire.
Potrete decidere, in relazione ai percorsi laboratoriali attivati, se “riempire” una scatola per ogni laboratorio oppure allestirne una riassuntiva di tutti i percorsi. A queste suggestioni saranno poi associati dei ‘titoli’ o delle brevi didascalie (su un cartellino che troverete direttamente in teatro). Pertanto ricordatevi il giorno del vostro spettacolo di consegnarci gli oggetti scelti, che tengano conto delle dimensioni delle scatole (50X50) e che non abbiano un peso superiore a 1 kg. Vi ricordiamo che gli oggetti non verranno riconsegnati alla fine del Festival.
Coinvolgete i vostri ragazzi per la loro realizzazione!
Se qualcuno di voi avesse già definito il materiale che porterà, è invitato a segnalarcelo per aiutarci nella preparazione dell'allestimento.

copione rete

INIZIO SPETTACOLO:

buio in scena, la luce si accende e ci sono i ragazzi, metà con le maschere, i narratori invece senza.

Iniziano a muoversi sulla musica, quando finisce, iniziano a parlare i narratori:



Ylenia

Come va? Li tutto bene? Qui si può dire che va.

Nella scuola in cui sono adesso non mi trovo molto bene.. Non riesco ad essere me stessa, perchè sono l'ultima arrivata e sai come le ultime arrivate sono viste.. Non vengono mai prese in considerazione da tutti, in questa classe mi prendono in giro visto che non sono uguale a quel gregge di capre dei miei compagni.





Isabella:

A me non va di essere come loro,

a me non va di farmi vedere,

a me non va di mostrarmi,

per cosa poi?

Per un castello fatto di niente che lo circonda

Io sono io.

Ma io non sono vista,

io non ci sono,

io non esisto,

cammino, ma nessuno mi vede

no, mi vedono soltanto per giudicarmi

per come sono vestita.





Silvia:

Perchè io studio,

perchè io penso.

A cosa mi serve fare tanto,

se poi non lo faccio bene?

Se lo faccio così tanto per..

Però, poi, ne pago le conseguenze..

La medaglia è sempre doppia..

Io sono di qua, sola.

Sola, salitaria in solitudine.





Francesca:

Tempo fa no. Sarei andata in un

luogo solitario;

Avrei viaggiato per allontanarmi da sto schifo

Tempo fa..

Tempo fa..

Un tempo, un respiro, un momento

da sola dove puoi ricominciare

a essere senza distinzioni.

Oggi no, ovunque fuggi hai occhi,

occhi che ti guardano e ridono,

occhi che ti giudicano per la voce, il

colore, l'odore..

Si parla della lotta contro il razzismo,

Ma tutti siamo razzisti.





Valentina:

O forse non lo siamo

Se nessuno invade il nostro territorio..

Siamo come i cani

Pisciamo per delimitare il nostro spazio

Dove non essere razzisti,

ma è troppo piccolo

e allora le voci, gli occhi,

le grida,

persino i palazzi ti danno fastidio

e sai una cosa? Non c'è posto dove

tu possa rifugiarti!



Un giorno, esasperata da tutte queste umiliazioni, presi una decisione importante; avevo bisogno di un rifugio = RETE!!





PARTE UN VIDEO CHE RAFFIGURA RETE, E POI INIZIO CON UN BLOG CON DUE CHE CREANO IL LORO PROFILO IN RETE.

VEDO NEI DUE QUADRI I DUE RAGAZZI ALL’INTERNO DELLA LORO RETE.



DIALOGO:



· Ciao

· Ciao

· Come va?

· Potrebbe andare meglio, e tu?

· Idem

· Come mai, che ti è successo

· Ho fatto una figura di merda

· Guarda non me ne parlare, io le faccio tutti i giorni

· Anch’io

· È che la società moderna ormai è uno schifo

· Si sono tutti uguali

· Tutti omologati

· Il mondo si basa su canoni che non sono i miei

· Nemmeno i miei

· È più importante il come ti vesti da ciò che pensi

· Sei giusta in base a quanto alzi la gonna

· O a quanto cali i pantaloni

· Anche la musica è strumentalizzata

· Cioè

· Voglio dire, perché in tv non mandano canzoni con testi di ribellione, anticonformismo

· Perché non vogliono farci pensare con la nostra testa

· E allora io che ascolto altro vengo presa in giro, etichettata

· Come quello sfigato

· Io non fumo e allora sono sfigato

· Io non bevo e sono sfigata

· Io penso e allora sono sfigato

· ci vendono la plastica e la spacciano per oro. Illusi, è questo ciò che siamo?

·

· Hai voglia se ti racconto che mi è successo oggi, hai tempo

· Certo, se tu poi dai del tempo a me e ascolti quello che è successo a me

· Fatta allora





SCENA SCUOLA BULLI

SCENA SCUOLA SECCHIONA

SCENA RAGAZZA



Vediamo i due dietro la tela e i ragazzi vestiti da genitori davanti con le maschere. Ognuno di loro additerà il ragazzo o la ragazza e parlerà:



· Non puoi vestirti meglio, metti la camicia nei pantaloni e tirateli su, dai fai il bravo bambino

· Non sono un bambino

· Li tagliamo questi capelli, adesso chiamo il parrucchiere

· Li voglio così i miei capelli

· Ricordati di lavare i denti

· Sistema la tua cameretta

· Comportati bene

· Non dire parolacce

· Ritira i panni se piove

· Cura tua sorella, noi dobbiamo uscire

· Dai retta alla mamma

· Avrai tempo per divertirti ora devi studiare

· E basta con lo sport, quando sarai grande avrai tempo

· Avrai tempo

· Quando sarai grande

· Ora sei piccolo

· Sei ancora il mio bambino

· Ti proteggo io

· Ti curo io



TORNA LA RETE

Riparte il dialogo nella rete, scorrono le parole e poi loro iniziano a parlare



SCRITTO



Forse mi sbaglio… si forse è giusto così e non esiste niente di meglio, è solo nella mia testa… ditemi cosa devo fare, drogatemi, mangiatemi il cervello



· Cara rete

· Ormai solo qui trovo il mio rifugio

· Siamo soli

· La mia mente non ha voglia di starsene in silenzio

· Ma la mia voce nessuno la vuole ascoltare

· E allora scrivo

· Perché non posso non pensare

· Se spengo anche questo monitor che mi resta

· Solo il silenzio

· Ma mi fa paura

· Eh che non so, ma a me non piace nemmeno parlare così

· Non ti offendere, ma colo monitor mi manca l’emozione che hai quando parli ad una persona guardandola dritta nei suoi occhi

· Lo so sono diversa se penso ancora che possa essere possibile

· Parlare qui, è sicuro. Posso dire tutto quello che penso e credo e tu non puoi controbattermi

· Mi devi solo ascoltare

· Tu mi accetti cara rete, il problema è che non ti posso accettare io

· Non avrei una vita…

· Ma la domanda è, che vita c’è fuori?

· Una vita da pedina

· Tutti uguali, una esaltazione di immagine e nulla più

· Ecco allora la mia medaglia, con due scelte che difficilmente mi appartengono

· Il lato a consiste nel parlare con te

· Il lato b, è identificarmi a loro

· Non so quale sia la scelta migliore o quella peggiore

· Nella rete gli altri possono leggere le mie parole ma nessuno mi può ascoltare

· Nella realtà non ho più le parole



LANCIO DI MEDAGLIE



SCENA DELLA MASCHERA BIANCA





Fanculo

Non è possibile

Fanculo

Non è giusto

Non va bene

Non è possibile

Ehi tu!

Tu che ti vergogni di quello che sei,

tu che hai paura…

tu che conti i tuoi soldi,

tu ignorante, tu barbone, tu intellettuale,

tu infelice

sei molto meglio quando sei tu

tu persona

tu vero



MENTRE TOLGONO LE MASCHERE





· Il sole continua a sorgere E le foglie a cadere

· Il mondo va avanti non si può fermare

· Come il mondo io sono andato avanti, ho seguito gli altri perché avevo paura di seguire me stesso

· Ho pensato come loro

· ai vestiti,

· ai cappelli

· al telefono

· alla macchina più bella

· più costosa

· più veloce

· ho pensato a divertirmi ad andare in giro

· ho pensato ad essere sempre il migliore ma non ero io

· e ho dimenticato me stesso ho dimenticato cosa volevo davvero

· ora il mondo è andato avanti non si può tornare indietro

· quello che volevo prima ora non c’è più

· il tempo è passato non si può più sognare il mondo va avanti

· ho ricordato il passato ora devo dimenticarlo è solo fumo prima o poi scomparirà





Siamo noi quelli che combattono per i sentimenti. Siamo il futuro non può bastare una rete per fermarci



Non un muro fatto di ipocrisia, che non ci permette di esprimere quello che il cuore ci consiglia. E’ un muro destinato al fallimento, a crollare con la forza delle nostre idee



Cambiare idea è sintomo di intelligenza. Non rimaniamo ottusi, andiamo sempre a fondo delle cose.



Non tutti hanno la forza di volare. Ma qualcuno ti può aprire le ali. Non è difficile guadagnarle, basta porgere la mano a chi ne ha bisogno a chi è diverso.



E’ difficile esprimere sentimenti che la società vuole vengano sepolti Non so perché va fatto, ma va fatto



Per te stesso

Per le tue convinioni

Per non doverti nascondere

Per vivere nel mondo

Perché ci sarà sempre chi ti ama per quello che sei, e scoprirai l’amore sincero

Per conquistare il tuo posto nel mondo

Per raggiungere un obbiettivo

Per sapere cosa succederebbe se le cose fossero diverse

copione rete

INIZIO SPETTACOLO:

buio in scena, la luce si accende e ci sono i ragazzi, metà con le maschere, i narratori invece senza.

Iniziano a muoversi sulla musica, quando finisce, iniziano a parlare i narratori:

Ylenia

Come va? Li tutto bene? Qui si può dire che va.

Nella scuola in cui sono adesso non mi trovo molto bene.. Non riesco ad essere me stessa, perchè sono l'ultima arrivata e sai come le ultime arrivate sono viste.. Non vengono mai prese in considerazione da tutti, in questa classe mi prendono in giro visto che non sono uguale a quel gregge di capre dei miei compagni.

Isabella:

A me non va di essere come loro,

a me non va di farmi vedere,

a me non va di mostrarmi,

per cosa poi?

Per un castello fatto di niente che lo circonda

Io sono io.

Ma io non sono vista,

io non ci sono,

io non esisto,

cammino, ma nessuno mi vede

no, mi vedono soltanto per giudicarmi

per come sono vestita.

Silvia:

Perchè io studio,

perchè io penso.

A cosa mi serve fare tanto,

se poi non lo faccio bene?

Se lo faccio così tanto per..

Però, poi, ne pago le conseguenze..

La medaglia è sempre doppia..

Io sono di qua, sola.

Sola, salitaria in solitudine.

Francesca:

Tempo fa no. Sarei andata in un

luogo solitario;

Avrei viaggiato per allontanarmi da sto schifo

Tempo fa..

Tempo fa..

Un tempo, un respiro, un momento

da sola dove puoi ricominciare

a essere senza distinzioni.

Oggi no, ovunque fuggi hai occhi,

occhi che ti guardano e ridono,

occhi che ti giudicano per la voce, il

colore, l'odore..

Si parla della lotta contro il razzismo,

Ma tutti siamo razzisti.

Valentina:

O forse non lo siamo

Se nessuno invade il nostro territorio..

Siamo come i cani

Pisciamo per delimitare il nostro spazio

Dove non essere razzisti,

ma è troppo piccolo

e allora le voci, gli occhi,

le grida,

persino i palazzi ti danno fastidio

e sai una cosa? Non c'è posto dove

tu possa rifugiarti!

Un giorno, esasperata da tutte queste umiliazioni, presi una decisione importante; avevo bisogno di un rifugio = RETE!!

PARTE UN VIDEO CHE RAFFIGURA RETE, E POI INIZIO CON UN BLOG CON DUE CHE CREANO IL LORO PROFILO IN RETE.

VEDO NEI DUE QUADRI I DUE RAGAZZI ALL’INTERNO DELLA LORO RETE.

DIALOGO:

  • Ciao
  • Ciao
  • Come va?
  • Potrebbe andare meglio, e tu?
  • Idem
  • Come mai, che ti è successo
  • Ho fatto una figura di merda
  • Guarda non me ne parlare, io le faccio tutti i giorni
  • Anch’io
  • È che la società moderna ormai è uno schifo
  • Si sono tutti uguali
  • Tutti omologati
  • Il mondo si basa su canoni che non sono i miei
  • Nemmeno i miei
  • È più importante il come ti vesti da ciò che pensi
  • Sei giusta in base a quanto alzi la gonna
  • O a quanto cali i pantaloni
  • Anche la musica è strumentalizzata
  • Cioè
  • Voglio dire, perché in tv non mandano canzoni con testi di ribellione, anticonformismo
  • Perché non vogliono farci pensare con la nostra testa
  • E allora io che ascolto altro vengo presa in giro, etichettata
  • Come quello sfigato
  • Io non fumo e allora sono sfigato
  • Io non bevo e sono sfigata
  • Io penso e allora sono sfigato
  • ci vendono la plastica e la spacciano per oro. Illusi, è questo ciò che siamo?
  • Hai voglia se ti racconto che mi è successo oggi, hai tempo
  • Certo, se tu poi dai del tempo a me e ascolti quello che è successo a me
  • Fatta allora

SCENA SCUOLA BULLI

SCENA SCUOLA SECCHIONA

SCENA RAGAZZA

Vediamo i due dietro la tela e i ragazzi vestiti da genitori davanti con le maschere. Ognuno di loro additerà il ragazzo o la ragazza e parlerà:

  • Non puoi vestirti meglio, metti la camicia nei pantaloni e tirateli su, dai fai il bravo bambino
  • Non sono un bambino
  • Li tagliamo questi capelli, adesso chiamo il parrucchiere
  • Li voglio così i miei capelli
  • Ricordati di lavare i denti
  • Sistema la tua cameretta
  • Comportati bene
  • Non dire parolacce
  • Ritira i panni se piove
  • Cura tua sorella, noi dobbiamo uscire
  • Dai retta alla mamma
  • Avrai tempo per divertirti ora devi studiare
  • E basta con lo sport, quando sarai grande avrai tempo
  • Avrai tempo
  • Quando sarai grande
  • Ora sei piccolo
  • Sei ancora il mio bambino
  • Ti proteggo io
  • Ti curo io

TORNA LA RETE

Riparte il dialogo nella rete, scorrono le parole e poi loro iniziano a parlare

SCRITTO

Forse mi sbaglio… si forse è giusto così e non esiste niente di meglio, è solo nella mia testa… ditemi cosa devo fare, drogatemi, mangiatemi il cervello

  • Cara rete
  • Ormai solo qui trovo il mio rifugio
  • Siamo soli
  • La mia mente non ha voglia di starsene in silenzio
  • Ma la mia voce nessuno la vuole ascoltare
  • E allora scrivo
  • Perché non posso non pensare
  • Se spengo anche questo monitor che mi resta
  • Solo il silenzio
  • Ma mi fa paura
  • Eh che non so, ma a me non piace nemmeno parlare così
  • Non ti offendere, ma colo monitor mi manca l’emozione che hai quando parli ad una persona guardandola dritta nei suoi occhi
  • Lo so sono diversa se penso ancora che possa essere possibile
  • Parlare qui, è sicuro. Posso dire tutto quello che penso e credo e tu non puoi controbattermi
  • Mi devi solo ascoltare
  • Tu mi accetti cara rete, il problema è che non ti posso accettare io
  • Non avrei una vita…
  • Ma la domanda è, che vita c’è fuori?
  • Una vita da pedina
  • Tutti uguali, una esaltazione di immagine e nulla più
  • Ecco allora la mia medaglia, con due scelte che difficilmente mi appartengono
  • Il lato a consiste nel parlare con te
  • Il lato b, è identificarmi a loro
  • Non so quale sia la scelta migliore o quella peggiore
  • Nella rete gli altri possono leggere le mie parole ma nessuno mi può ascoltare
  • Nella realtà non ho più le parole

LANCIO DI MEDAGLIE

SCENA DELLA MASCHERA BIANCA

Fanculo

Non è possibile

Fanculo

Non è giusto

Non va bene

Non è possibile

Ehi tu!

Tu che ti vergogni di quello che sei,

tu che hai paura…

tu che conti i tuoi soldi,

tu ignorante, tu barbone, tu intellettuale,

tu infelice

sei molto meglio quando sei tu

tu persona

tu vero

MENTRE TOLGONO LE MASCHERE

· Il sole continua a sorgere E le foglie a cadere

· Il mondo va avanti non si può fermare

· Come il mondo io sono andato avanti, ho seguito gli altri perché avevo paura di seguire me stesso

· Ho pensato come loro

· ai vestiti,

· ai cappelli

· al telefono

· alla macchina più bella

· più costosa

· più veloce

· ho pensato a divertirmi ad andare in giro

· ho pensato ad essere sempre il migliore ma non ero io

· e ho dimenticato me stesso ho dimenticato cosa volevo davvero

· ora il mondo è andato avanti non si può tornare indietro

· quello che volevo prima ora non c’è più

· il tempo è passato non si può più sognare il mondo va avanti

· ho ricordato il passato ora devo dimenticarlo è solo fumo prima o poi scomparirà

Siamo noi quelli che combattono per i sentimenti. Siamo il futuro non può bastare una rete per fermarci

Non un muro fatto di ipocrisia, che non ci permette di esprimere quello che il cuore ci consiglia. E’ un muro destinato al fallimento, a crollare con la forza delle nostre idee

Cambiare idea è sintomo di intelligenza. Non rimaniamo ottusi, andiamo sempre a fondo delle cose.

Non tutti hanno la forza di volare. Ma qualcuno ti può aprire le ali. Non è difficile guadagnarle, basta porgere la mano a chi ne ha bisogno a chi è diverso.

E’ difficile esprimere sentimenti che la società vuole vengano sepolti Non so perché va fatto, ma va fatto

Per te stesso

Per le tue convinioni

Per non doverti nascondere

Per vivere nel mondo

Perché ci sarà sempre chi ti ama per quello che sei, e scoprirai l’amore sincero

Per conquistare il tuo posto nel mondo

Per raggiungere un obbiettivo

Per sapere cosa succederebbe se le cose fossero diverse